Dalla regione alla nazione: studi letterari di Emilio Filieri

Nel secondo capitolo, Dalla ‘regione’ per l’Unità, Filieri prende in esame alcuni personaggi del Risorgimento salentino, da Liborio Romano a Castromediano, per citare i maggiori. Al Castromediano delle Memorie, in particolare, a detta di Filieri, risale quella “lezione di metodo storico” valida anche nel presente, secondo la quale gli studiosi sono invitati dal padre nobile del Risorgimento leccese a “recarsi tra gli anfratti dei monti e spiare nelle oscurità delle borgate”, “in una visione policentrica di eventi, uomini e gruppi sociali” (p. 75), contro ogni tipo di storia centralista.

Del capitolo terzo, Dalla ‘regione’ alla nazione, in parte già si è detto all’inizio di questo scritto. L’omaggio al maestro Gino Rizzo, scritto con scrupolo di storico e con affetto di fedele allievo, si conclude con una pagina di riflessione sul mestiere del lettore-critico, che nel suo lavoro “compie opera civile: di traditio come consegna, e di interpretatio, come mediazione, all’interno di una collettività ispirata da valori misurati alla luce della storia, nella mutazione, per una comunità ermeneutica in grado di darsi il futuro” (p. 117); pagina che fa di Filieri un degno erede della tradizione di studi di cui s’è detto. Il volume si chiude con un saggio Sugli ‘Inediti’ di E.G. Caputo e sulla sua poesia, nel quale l’autore dà una lettura del “percorso soteriologico” del poeta salentino.

Dal Carducci al Caputo, dunque, dalla nazione alla regione, come si diceva; e quanta acqua è passata sotto i ponti!

Manca un indice dei nomi, che  invece si ritiene sempre utile per la consultazione, e una bibliografia finale, per la cui ricostruzione il lettore dovrà ripercorrere le note a piè di  pagina.

[“Il Galatino”, anno XLV n. 6 del 30 marzo 2012, p. 3, poi in “Il Paese Nuovo”, martedì 3 aprile 2012 – anno XX n. 79, p. 24]

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