Saturae X

Poesie di Paolo Vincenti commentate da Gianluca Virgilio

Spilorcio

Arpagone, pezzente, non credo che un taccagno peggiore ci sia

che dal barbitonsore non solo non lascia la mancia – spilorcio-

ma -Kojak si rivolti -, fa raccogliere i capelli e se li porta via.

Calvizie

Questo nostro Margite, oltre a tutte le altre cose che già sappiamo di lui, è anche uno spilorcio, un Arpagone:  il Satirico allude a  Plauto, a  Moliere e… al tenente Kojak. Arpagone infatti è il celebre personaggio di Moliere, esemplato sull’Euclione di plautina memoria, Aululuaria, 200: “Aurum mihi intus arpagatum est” ovvero, secondo la traduzione di Mario Scàndola (leggila nella BUR), “M’hanno sgraffignato il mio oro”. Dall’antico al moderno: detto per i più giovani, Kojak è il celebre tenente di una serie televisiva statunitense, interpretato da Telly Savalas, in 118 episodi trasmessi per la prima volta in Italia nel corso di 5 stagioni dal 1973 al 1978. Ma ciò a cui qui in particolare si allude è la calvizie di Kojak: il tenente si rivolta nella tomba perché depreca tanto attaccamento di Arpagone ai suoi capelli tagliati dal barbiere, lui che di capelli non ne ha nemmeno uno.

Questa voce è stata pubblicata in Poesia, Saturae. Poesie di Paolo Vincenti commentate da Gianluca Virgilio e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *