Manco p’a capa 71. Perché gli uomini uccidono le donne

Riesce a fare le nefandezze più efferate, sia da sola sia in branco. Riusciremo con la cultura a farla evolvere in qualcos’altro? Ci stiamo provando, anche se la biologia è spesso più forte della cultura e la belva che è nel maschio è sempre pronta a uscire quando meno ce lo aspettiamo. Chi compie questi gesti spesso viene descritto dai vicini come persona mite e gentile. Chi lo avrebbe mai detto?
Non è giusto che siano le donne a dover conoscere l’etologia maschile, se vogliono girare per strada vestite come pare a loro. Ma le donne sono in gran parte uccise da chi dice di amarle: mariti, fidanzati, padri, fratelli.
I maschi di Homo sapiens sono dei deboli forti. Non rinunciano al possesso delle femmine (che da sempre scelgono gli uomini con cui accoppiarsi, lasciando loro l’illusione della conquista) specialmente ora che, finalmente, le donne si stanno liberando dal ruolo delle conquistate e possedute. Nella Bibbia la moglie è sottomessa al marito… https://www.aiutobiblico.org/sermoni/49-efesini/49html/49-05-22-parte2.11j.html
Dobbiamo capire il fenomeno, non per giustificarlo ma per cercare di prevenirlo e arginarlo, educando opportunamente gli uomini e le donne. Dietro un maschio violento spesso c’è una madre che lo giustifica e, accanto a lei, un paesaggio culturale aberrante. Il figlio che se le tromba tutte è un figo. La figlia che se li tromba tutti è una poco di buono. E se alla fine ne trova uno che la picchia e magari la uccide… se l’è cercata.
Sono moltissimi i casi in cui maschi abbandonati non sopportano la perdita della loro “proprietà” e arrivano al ragionamento: se non sarà mia non sarà di nessuno. Qualcuno, come sovrappiù, uccide anche i figli, e poi, spesso, si suicida o, almeno, ci prova.
Può darsi che Barbara Palombelli abbia assistito a dialoghi esasperanti in cui la moglie vitupera il marito e lo rimprovera. Magari ne è anche protagonista in prima persona, con il povero Rutelli che, in effetti, pare abbastanza rassegnato. Chi non ha assistito a scenette del genere? Vedere De Niro che sforacchia Fonda è catartico. Ma è finzione. E se il marito fa tanto di esclamare: ahhhh, se l’è cercata, poi deve fare i conti con la moglie. Fa parte della normalissima routine quotidiana.
Maschi violenti e oppressivi raramente sono esasperati dalle mogli. Non si accontentano di vedere un film. Se ci sono cose che non vanno, a parer loro, picchiano. Un tempo le mogli sopportavano. Ora ci sono leggi che le difendono. Possono divorziare, andarsene. Con i loro figli. La stragrande maggioranza dei maschi abbandonati o traditi non uccide le ex mogli o compagne, ma una parte rilevante lo fa. Sarebbero troppi anche se fossero uno all’anno.
Le leggi sono cambiate, ma un certo modo di ragionare no. Barbara Palombelli è stata oggetto di severissime critiche ma sono certo che non intendesse giustificare i femminicidi. Ne cercava le ragioni. Credo che ne abbia proposta una che si applica a una infima minoranza dei casi. Non ci sono attenuanti per questi crimini, e non bastano le leggi e le pene, visto che chi li commette spesso si autocondanna a morte.

[Il blog di Ferdinando Boero ne “Il Fatto Quotidiano” online del 22 settembre 2021]

Questa voce è stata pubblicata in Ecologia, Manco p’a capa di Ferdinando Boero e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *