di Ferdinando Boero
Jimi Hendrix, in Hey Joe, racconta dell’omicidio di una donna fedifraga. Tom Jones accoltella Delilah perché lo tradisce. Frank Zappa in Bamboozled by love racconta di una donna che tradisce e finisce sotto al prato davanti a casa. Otello uccide Desdemona con un cuscino, sempre per gelosia. Le storie di uomini che uccidono le donne sono innumerevoli. Poche donne ricambiano. Chrissie Hynde manda all’ospedale l’uomo che la tratta come una cosa, e la tradisce, in Thin line between love and hate.
Fino a non molto tempo fa, in Italia, la legge puniva blandamente il delitto d’onore. L’onore del maschio, ovviamente. E, secondo i giudici, un po’ di violenza si poteva esercitare, per vincere la “naturale ritrosia femminile”, come in Travolti da un insolito destino…, in cui Giannini prende a schiaffoni Melato, e lei lo ama.
Barbara Palombelli, a Forum, parlando di femminicidio, afferma: “Bisogna chiedersi se le donne hanno avuto un comportamento esasperante”. Può succedere….
In Jackie Brown, Quentin Tarantino racconta un episodio con Bridget Fonda e Robert De Niro. Hanno recuperato un pacco di soldi (credono) e De Niro li prende. Fonda non è d’accordo e inizia a sfottere De Niro che, nel parcheggio, non trova più la sua vettura. Lui le dice di piantarla e lei, invece, continua a esasperarlo. A un certo punto De Niro si volta e le spara due colpi di pistola.
Quando De Niro, esasperato, scarica la pistola su Fonda, viene quasi da dire: ah! se l’è cercata. Ma è davvero questo il motivo per cui gli uomini uccidono le donne? Ne La Bisbetica Domata la femmina esasperante non viene uccisa.
Quante canzoni, quanti romanzi e quanti film “nobilitano” artisticamente comportamenti da mettere al bando? Sono rappresentazioni di una realtà che purtroppo esiste. Ma, statisticamente, credo che gran parte dei femminicidi non sia dovuta a esasperazione, anche nel mondo reale.
La versione maschile della nostra specie è una brutta bestia.