di Francesco D’Andria
In modo assai tempestivo Edipuglia pubblica in questi giorni il volumetto di Giuliano Volpe dal titolo Passeggiate archeologiche. Nuove proposte per conoscere siti e storie della Puglia, agile sia per il formato tascabile che per il linguaggio, privo di termini del gergo specialistico. L’autore è docente all’Università di Bari ed è ben noto, oltre che per le sue ricerche in siti come Faragola e San Giusto, nel territorio di Lucera, per il suo impegno “politico”, volto a far emergere il valore pubblico dell’archeologia, come risorsa culturale e civile, a vantaggio delle comunità che hanno il privilegio di possedere testimonianze così rilevanti del proprio passato.
In un momento in cui il turismo nella nostra regione cerca di risollevarsi, dopo lo tsunami provocato dal virus cinese, in attesa che ritornino i flussi provenienti dall’estero, appare quanto mai necessario iniziare un’opera di ricostruzione che deve necessariamente partire dai singoli territori e dalla loro conoscenza. E’ quello che Volpe ha tentato di fare con successo, raccogliendo in un libro di piacevole lettura gli articoli pubblicati la scorsa estate sul quotidiano La Repubblica, dedicati a venti siti archeologici della nostra Regione. Nel breve saggio introduttivo l’autore spiega le ragioni della proposta che mira, attraverso una accattivante presentazione dei luoghi, ad invogliare il lettore a visitarli.