di Ferdinando Boero
Ho fatto il militare a Cuneo, sono un uomo di mondo, direbbe Totò. Era il 1976 e alle elezioni il Partito Comunista andò vicino ad ottenere la maggioranza. Durante lo spoglio arrivò in camerata un soldato dai locali degli ufficiali e ci disse che stavano parlando di cose strane, tipo occupare le stazioni di radio e televisione. In passato si era parlato di colpo di stato, senza che ce ne fosse bisogno (il PCI perdeva regolarmente le elezioni), ma l’impressione che ebbi fu di una preparazione al colpo di stato militare. Un’impressione confermata, anni dopo, da un militare che assistette a simili manovre in quegli stessi giorni, in Friuli. Nel mio plotone facemmo un piano: avremmo passato per le armi gli ufficiali che ci avessero ordinato di tradire il giuramento di fedeltà allo stato che avevamo appena fatto. Avevamo le armi, ci avevano persino insegnato ad usarle. Dopo qualche anno la leva obbligatoria fu abolita. Nessuno mi toglie dalla testa che a qualcuno sia balenata l’idea che fosse necessario “selezionare” gli appartenenti alle forze armate. In modo da evitare di armare chi potesse contrastare certi disegni politici.
Magistratura e Forze dell’Ordine hanno combattuto, in seguito, il terrorismo rosso e nero, e la malavita organizzata, versando una lunga scia di sangue per difendere lo Stato. Ma ci sono stati anche molti episodi oscuri. Conosco molte persone che sono entrate a far parte delle Forze dell’ordine. Non le ritengo capaci di fare quello che è stato fatto a Pinelli, a Cucchi, agli arrestati di Bolzaneto, e ai detenuti di Santa Maria Capua Vetere. Forse c’è qualcuno che seleziona chi è predisposto ad agire in un certo modo, per formare gruppi di picchiatori, da impiegare in casi estremi. Ma chi decide che i casi siano estremi? La Magistratura dovrebbe intervenire, ma leggo di manovre oscure, di stampo massonico, per controllare le nomine ai vertici. L’impressione è che ci sia un filo nero che collega tutte queste “coincidenze”. I responsabili diretti della macelleria messicana perpetrata durante il G8 di Genova, 20 anni fa, sono stati condannati ma, se non sbaglio, i capi hanno fatto carriera. È normale che ci siano individui “deviati”, ma se non si arriva mai a correggere le deviazioni, allora è il sistema ad essere “deviato”. Ma poi… deviato rispetto a cosa? Nel ventennio fascista gli italiani erano in gran parte d’accordo con il regime e ancora oggi la destra tende ad assumere posizioni riconducibili al modo di vedere fascista. Un modo che non è stato inventato dal fascismo: c’era anche prima ed è stato solo “sdoganato”, come fece Berlusconi quando disse che alle elezioni a sindaco di Roma del 1993 lui avrebbe votato per Fini, di Alleanza Nazionale. Quel Fini che girava nella Questura di Genova ai tempi della macelleria messicana, da vicepresidente del Consiglio.