di Pietro Giannini
“Pablo Neruda e Matilde Urrutia
riposano in faccia all’Oceano
sotto un tappeto di fiori e di erba”.
Riposano:
fu dunque la loro vita una fatica?
.
Cosa furono allora gli amplessi
rotolanti come onde dell’Oceano
e gli ebbri scavi nel profondo[1]
e le dolci accoglienze segrete?
.
Certo, ci furono anche dolori
per aerei rombanti a picchiata
sul petto aperto di Allende
e per l’angoscia di libertà perduta.
.
E allora riposano da gioie e da dolori?
.
Le parole consolano e nascondono.
.
Dormite, dunque, Pablo e Matilde
sotto il tappeto di fiori e di erba
mentre dentro si macera la carne
[1] Allusione ai versi di Neruda: “Il mio corpo di rude contadino ti scava/ e fa scaturire il figlio dal fondo della terra”.