Angelo

di Antonio Prete

Sei il brivido di luce nell’ombra

del porto, mentre attendi, prima di sera,

la barca rossorizzonte.

.

Sei la riga celeste tra le nubi

che l’assillo della perfezione sfrangia,

ricompone, abolisce.

.

Sei la linea esatta dove il dolore

della terra ha per confine

il silenzio del cielo.

.

Sei la sillaba dell’assente che cerca

una musica sopra il perdersi del senso,

sopra il disfarsi dell’attesa.

.

Sei il lampo dello sguardo animale

che fa scorgere il legame tra la pietra

e il fiore, tra il vento e il frutto.

.

Sei il simulacro diafano del desiderio.

La trasparenza oscura.

La familiarità dell’impossibile.

.

Un giorno, le ali iridate di ruggine

e di nafta, eri poggiato contro una baracca.

Triste, nella tua impotenza.

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