Molta gente ha bruciato i propri risparmi giocando in borsa attraverso le banche, e non si fida più: lascia i soldi nei conti correnti, visto che l’Euro mantiene il proprio valore e non ci sono grossi problemi di svalutazione. I banchieri e i governi si lamentano perché quei soldi sono “fermi”. Giusto! Le banche li dovrebbero immettere nei sistemi produttivi, assumendosi il rischio delle scelte effettuate. E invece lo vogliono scaricare sui risparmiatori. Gli italiani ancora si fidano delle banche per depositare i propri risparmi nei conti correnti, ma non vogliono correre rischi: si sono bruciati abbastanza. Il Covid ha richiesto la mobilizzazione dei risparmi di chi ha subito le conseguenze delle chiusure per la pandemia: la disponibilità di liquidi di riserva è vitale e non è sorprendente che i risparmiatori vogliano avere accesso immediato alle loro risorse per far fronte ad esigenze improvvise. Forse sarebbe meglio se le banche tornassero a svolgere la loro funzione originaria: attirare i risparmi e investirli assumendosi il rischio delle proprie scelte. Ma la crisi del 2008 è avvenuta proprio per questo: le banche hanno assunto rischi eccessivi e sono fallite. Qualche manager è finito in galera, ma è una magra soddisfazione per chi ha perso i propri risparmi. Anche in questo caso l’iniziativa privata si è rivelata fallimentare e anche truffaldina.
Ricordo ancora gli assalti dei promoter che mi volevano convincere di investire nei prodotti della banca. Molti miei colleghi cedettero alle loro lusinghe: professori universitari, non vecchiette sprovvedute. A me quei promotori finanziari sembravano quelli che vendono i numeri del lotto. Se sono così certi, perché non li giocano loro? Mi dicevano che non capivo come funziona il mondo… E lo stesso mi dicevano i miei amici, mostrandomi i loro mirabolanti guadagni. Poi hanno smesso di mostrarmeli, e ho letto sui giornali come erano andati a finire i loro investimenti. Il gatto e la volpe sono ancora in affari, ma pare ci siano meno Pinocchi, in giro. Ora si prospettano scenari alla Mary Poppins, con i risparmiatori che, temendo che si attinga ai loro conti correnti, corrono a prelevare i loro risparmi, facendo fallire le banche. Li metteranno sotto al materasso. Forse è per questo che si scoraggia l’uso del contante, con una bella lotteria degli scontrini. La ludopatia finanziaria incombe e ha già fatto le sue vittime. Da sempliciotto, che di economia capisce poco, penso che dovremmo iniziare a dare valore alle cose, cercando di liberarci dall’ossessione del loro prezzo. Molte cose non hanno prezzo, ma hanno grande valore. L’aria che respiriamo, per esempio, e la nostra salute.
[Il blog di Ferdinando Boero ne “Il Fatto Quotidiano” online dell’11 maggio 2021]