di Cosimo Scarcella
L’umanità lotta ormai da molto tempo contro una pandemia, che in tutto il mondo miete ogni giorno un gran numero di vite umane, crea gravi scompensi ecologici, causa pericolose crisi nel settore socioeconomico, costringe a profondi mutamenti nelle modalità anche delle relazioni interpersonali affettive e sociali. S’attende, perciò, come una vera liberazione che, grazie soprattutto all’apporto della scienza, venga vinta questa terribile sciagura. Molti credono – e forse sperano – che ciò avvenga quanto prima, per poter ricominciare la vita “normale” di prima, interrotta bruscamente dalla virulenza della pandemia, considerata spesso solo come un brutto improvviso accadimento, che, una volta passato, lascerà tutto com’era e ognuno potrà riprendere la propria vita dal punto dove era stato costretto a fermarsi. Probabilmente, però, la situazione non è così facile come si crede e si spera. Infatti, la pandemia – che sarà stata non una violenta tempesta momentanea, ma un ciclone vorticoso che ha scompigliato ogni realtà individuale e sociale – richiede una svolta radicale nel sistema socio-economico e nel modello etico-culturale, che l’umanità s’è creati e secondo i quali è vissuta finora. E’ la sfida che la Natura e la Storia lanciano all’umanità: ripensare le linee guida dell’organizzazione dell’attuale vita individuale e sociale, mutare radicalmente i principi in base ai quali poter pensare liberamente, sentire rettamente, vivere coerentemente, in modo che siano consoni alla dignità di tutti gli esseri viventi, rispettati nella loro integralità.