Rosa dell’infinito

di Antonio Prete

Carlo Carrà, Donna sulla spiaggia, 1931, Museo-Revoltella, Trieste.

Un fagiano, l’improvviso sfrascare,

il volo verso la linea dei lecci.

Quale nodo o legge lo accorda

al vortice infiammato di un astro

che deflagra e s’inabissa?

.

Che cosa unisce, nell’ombra della sera,

il passo del ragazzo all’urlo dell’onda

sulla scogliera, al sonno del cane sul viale,

all’impeto del vento nel faggeto?

.

Dall’origine gettati nel mondo,

siamo respiro del tempo, diceva,

del suo transito verso l’oltretempo,

mentre si sfoglia e profuma la rosa

dell’infinito, e vola senza posa. 

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