di Antonio Prete
C’è tra questa pianura
di moltitudini in affanno e quella
inesplorata volta di cammini
astrali un arco o patto?
C’è tra questa sperduta nostra aiuola
e quello sconfinato arabesco
di ellissi e di bagliori
un battito, un accordo
di abissale segreta comunanza?
.
O sono solo i nomi delle stelle
i segni di un legame,
i segni ardenti di un’appartenenza
al vortice dell’essere e apparire,
al fuoco di consunzione e rinascita?