Di luoghi comuni

di Carmen Gasparotto

Nel libro di Eliana Attuoni “Di luoghi comuni” (Link Edizioni, 2021), l’amore e la morte hanno la stessa origine misteriosa, lo stesso senso di intimità e di tensione. La raccolta si compone di otto racconti, storie che si intrecciano tra loro accompagnate da una voce narrante, una guida che con parole discrete incalza il lettore, lo prende per mano e lo accompagna dentro un’esperienza unica, esistenziale e interiore.

I luoghi comuni di Eliana Attuoni sono il centro del nostro mondo: le frasi e gli spazi condivisi, gli affetti, il modo in cui i vivi si affratellano, dividono le gioie, fanno scudo al dolore, si legano con i morti con la consapevolezza che quello che conta è solo la memoria. Una velatura sugli occhi, la nostalgia per chi non c’è più… il luogo più comune di tutta l’umanità.

Ecco che narrare diventa un obbligo di sopravvivenza. Le mille e una notte, le milioni e una notte.

Si narra perché nessuno muoia più. Si narra per chi non ha avuto un corpo da vegliare. Si narra per i famigliari dei prigionieri desaparecidos. Si racconta di Adelina, Adelina Dematti in Alaye, che è ogni madre, ogni moglie, ogni figlia di Plaza de Mayo: una Antigone a rivendicare il diritto di essere sepolti. Lo Stato come Creonte che si infuria, la disobbedienza al costo della vita.

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