di Fabio D’Astore
Con il prosimetro Nell’ora blu. Liberi versi e brevi racconti debutta nell’agone letterario Maria Rosaria Cristaldi, giovane e promettente scrittrice di Casarano di Lecce. Uscito nel marzo del 2019 per i tipi della Compagnia della Stampa Massetti Rodella editori di Brescia, l’elegante volumetto (pp. 64) raccoglie liriche e brani in prosa della Cristaldi ed è impreziosito dalle suggestive illustrazioni di Donatello Pisanello, attento e sensibile cultore di singolari linee artistico-pittoriche, all’interno delle quali spicca una affascinante policromia, e, soprattutto, impegnato ricercatore di originali sperimentazioni musicali.
Subito vale la pena sottolineare come nel sottotitolo Liberi versi e brevi racconti la non casuale collocazione dell’aggettivo prima del nome assuma, oltre a una funzione descrittiva, una sottile sfumatura soggettivo-ornamentale, quasi lirica: non tanto, credo, per offrire ai lettori una possibile chiave di lettura o le coordinate stilistico-linguistiche entro le quali collocare gli scritti di questo volumetto, quanto piuttosto a sottolineare il personale modo di intendere sia la parte lirica che quella in prosa.
Invece, meno agevole risulta, a mio avviso, cogliere, laddove esista, una linea unitaria nello sviluppo tematico delle liriche e delle prose dell’opera; quelle e queste, infatti, paiono deflagrare lungo un percorso, non di rado tortuoso e irto di difficoltà, di intima e sofferta riflessione esistenziale. Una riflessione, dunque, spesso amara, talvolta delusa se non proprio rabbiosa, talaltra dolente ma rivissuta attraverso il fascinoso filtro della memoria e, perciò, più distaccata e riflessiva. Ecco perché la raccolta si presenta come un insieme di singole e non sempre armoniche sequenze di sprazzi esistenziali, all’interno dei quali la componente autobiografica risulta soverchiante e declinata secondo gradazioni ora aspre e rancorose, ora più distese e concilianti, ora meditative e ispirate, con più apprezzabili esiti lirico-narrativi.