Piazza Italia 2. I miei amici cantautori. Edoardo De Angelis

di Paolo Vincenti

“Regalami una parola

Che non debba cadere mai

Piu forte della paura

Piu forte della paura

Regalami una parola

Che non debba cadere mai

Più forte della paura

Quando la troverai”

( “Cinque parole” – Edoardo De Angelis)

Quella di Edoardo de Angelis è una carriera molto lunga e ricca di soddisfazioni, per quanto anch’egli rientri in quella nicchia dorata dei cantautori di seconda fascia, se così si può dire, ma non per capacità artistica e bravura, ma solo per notorietà.  Notorietà che invero arriva subito a De Angelis per via di “Lella” la sua canzone più famosa (“Te la ricordi Lella la moje de Proietti er cravattaro, quello che c’ha er negozio su ar Tritone”) reinterpretata da tanti altri cantanti a partire dai Vianella, ossia Edoardo Vianello e Wilma Goich, che in quei primi anni Settanta ancora furoreggiavano. Gli inizi sono legati a Stelio Gicca Palli, col quale forma il duo Edoardo e Stelio. Nel 1972 pubblicano l’album “Il paese dove nascono i limoni”, che ha scarso successo. Ma è nell’ambiente del Folk Studio che Edoardo trova la dimensione a lui più congeniale fra colleghi quali Venditti, De Gregori, Giorgio Lo Cascio, Rino Gaetano. In particolare si lega a De Gregori, col quale nasce una collaborazione che durerà per sempre.  De Angelis inizia anche a scrivere testi per altri e a produrli, in particolare a lui si deve la scoperta di Amedeo Minghi, che poi farà una brillante carriera, dei Capitolo Sei, e anche di Marisa Sannia, che produce insieme a De Gregori.  La sua canzone “Lella” viene cantata da Lando Fiorini e dalla Schola Cantorum. De Angelis produce gli album di De Gregori “Alice non lo sa” e “Francesco De Gregori”. Collabora anche con Claudio Baglioni all’album “Sabato pomeriggio”.

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