Stiamo raschiando il fondo del barile

di Ferdinando Boero

Entriamo nel reparto alimentari di un supermercato. Tutti i cibi provengono da agricoltura e allevamento del bestiame: nulla deriva da popolazioni naturali. Come mai? Perché a terra abbiamo oramai alterato tutti gli ambienti naturali e non esistono popolazioni selvatiche di piante e animali in grado di soddisfare i nostri bisogni. Da cacciatori e raccoglitori, siamo ora agricoltori e allevatori. Passiamo nel reparto mare: molti prodotti sono presi dal loro ambiente naturale. Le acciughe, le triglie, gli sgombri, i pesci spada… l’elenco è lungo. Ma, accanto ai prodotti selvatici, ci sono sempre più prodotti di acquacoltura. I muscoli, o cozze, vengono tradizionalmente allevati, ma oramai i pesci di allevamento superano quelli di mare. Stiamo facendo al mare quello che abbiamo fatto alla terra: stiamo distruggendo le popolazioni selvatiche e non possiamo più essere cacciatori e raccoglitori, come eravamo, a terra, agli albori della civiltà. Stiamo passando all’agricoltura, proprio come abbiamo fatto a terra. Ma a terra alleviamo erbivori, o onnivori, come i maiali. In mare alleviamo carnivori, principalmente branzini e orate. E con cosa li nutriamo? Con farine di pesce che derivano da popolazioni naturali di altri pesci di scarso valore commerciale. Stiamo raschiando il fondo del barile. 

Questa voce è stata pubblicata in Ecologia e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *