Sopra un verso di Dante

di Gianluca Virgilio

E poi che il tempo mi par d’aspettare

-e già mi sembra grave- dirò per te

quanto studio, quanto amore soave

sogliano in me curvare le mie notti

fino al mattino, e poi ricominciare.

***

Segue la curvatura della notte

la stella che riporta il mattino.

La riconosci per la tramontana,

un punto smaltato nel cielo vicino,

dietro la neve lucida, sul pino.

***

E nell’attesa gli sguardi

sono dolci rime d’amore,

lucide percosse della mente.

(1991)

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