di Franco Melissano
Trascorre il vento
tra paffuti amorini sorridenti,
cornucopie di pomi e melagrane,
e porta con sé
l’odor d’antiche pietre,
di capperi e licheni,
di favole, leggende e storie vere.
.
Così mi giunge il suono,
ora agile e leggero
ed ora mesto e greve,
delle note campane;
ed io le riconosco
ad una ad una
come quando fanciullo
mi segnavo o recitavo il credo.
.
Torna lieve e pungente, o madre,
l’immagine di te che sorridente
alzavi gli occhi al cielo
per ringraziare Iddio
del dono della vita.
Poi riprendevi svelta il tuo lavoro;
ed io, sereno,
tornavo al verso del poeta cieco.