di Ferdinando Boero
Se vuoi la Pace custodisci l’Ambiente
Il Pontefice ha finito e iniziato l’anno parlando di Pace. Tutti dicono che vogliono la pace. Il problema è: come ottenerla? I romani dicevano: se vuoi la pace prepara la guerra. Questa filosofia ha avuto molto successo. E ne ha anche oggi. Barack Obama ha ricevuto il Nobel per la Pace dicendo che la pace deve essere difesa anche con guerre giuste. Non c’erano ragionamenti da fare con i popoli impazziti che pensavano di dominare il mondo spazzando via tutti i loro avversari. I popoli: se ci fossero state libere elezioni, fuhrer, dittatori e imperatori avrebbero sicuramente ottenuto un plebiscito popolare. E quindi grazie America per averci liberato dalla nostra follia. Ci sono guerre giuste. Ma sono come un intervento chirurgico, si fa, ma poi bisogna tenere uno stile di vita che porti alla guarigione. Come promuovere la Pace, allora?, in modo che la Guerra non sia più necessaria per mantenerla?
Giovanni Paolo II introdusse il tema della Giustizia. Non c’è Pace se non c’’è Giustizia. Se popoli muoiono di fame e altri popoli muoiono di sovralimentazione, la divisione delle risorse del mondo è ingiusta. Gli affamati saranno sempre un focolaio di guerra. Lo diceva anche Marx. Giustizia allora. Se vuoi la Pace promuovi la Giustizia. Nella seconda parte del suo pontificato, Giovanni Paolo II ha iniziato a parlare di ambiente, e ha lanciato moniti terribili all’’Uomo: La Natura si ribellerà! L’Uomo pensa di dominarla, di piegarla al suo volere e ai suoi capricci. Ma Lei, la Natura, si ribellerà. Benedetto XVI non usa molto la parola Natura, usa la parola Creato. Ma è la stessa cosa. Il Creato, il Giardino dell’’Eden, sono la nostra casa. Se vuoi custodire la Pace, custodisci il Creato. Il Papa parla di ecologia, di biodiversità (le creature), identificando un nesso strettissimo tra l’’Uomo e il Creato. Ecologia è lo studio della casa, della nostra casa, della natura. Se non si rispetta il Creato non ci può essere Pace. Perché la distruzione del Creato ci porterà alla rovina e alle guerre. Combatteremo per l’’acqua, si dice. Ora combattiamo per il petrolio. Ma senza petrolio si può vivere, senz’acqua no. Quando avremo sconvolto l’’ambiente a tal punto da non avere l’’acqua, per quella risorsa combatteremo. La desertificazione che avanza è un forte avvertimento, e solo gli sciocchi possono dire: ma se ci sono le alluvioni! Il clima è cambiato, ci sono gravi siccità e poi ci sono le alluvioni. Ed è sempre più evidente che la responsabilità di tutto questo è nostra. Stiamo abusando del pianeta. Bonifichiamo le paludi, ma poi l’’acqua torna. E tutto frana.