di Antonio Prete
La palabra infinito es infinita
(Ida Vitale, Procura de lo imposible)
C’è un po’ di polvere stellare nel cuore di ogni sillaba. I nomi roteano in orbite che hanno ellissi infiammate di lontananza. Nello zodiaco della frase si affollano animali sfuggiti al recinto della zoologia fantastica.
L’infinito abita la lingua, l’assilla con la sua infigurabile passione del vuoto.
Nel silenzio, che è armatura della parola, la poesia sente talvolta il ronzio insistente e perduto della radiazione cosmica. Con questo spasimo la lingua cammina nella pianura del giorno.