di Andrzej Nowicki
Giuseppe Cantillo, il 29 novembre 2001, nella seduta dell’Accademia di Scienze Morali e Politiche in Napoli, presentò la memoria di una sua allieva, la dottoressa Rosanna Petrillo, Metafora e biologia. L’influenza di William James sulle moderne neuroscienze (Atti, vol. CXII, 2001, pagg. 173-191).
Ho deciso di leggere questa memoria perché negli anni 1938-1940 e 1956-1958 ho studiato le opere di William James (1842-1910) e da sette decenni egli è per me uno dei miei Maestri. Dalla sua filosofia ho preso due pensieri di enorme importanza per il mio sistema filosofico: struttura pluralista della nostra personalità e rispetto della diversità e molteplicità come valore della cultura.
Mettendomi, il 27 luglio 2002, alla lettura di detta memoria mi sono posto due domande: sono stati questi due pensieri capaci di attrarre l’attenzione della dottoressa Rosanna Petrillo? Sarà stata essa capace di mostrare la loro importanza aggiungendo qualcosa delle proprie riflessioni, tali da doverla inserire nella mia Italia Pensante?
E’ stata per me una grande gioia trovare positiva la risposta a queste domande, e non tra le diverse osservazioni di minor conto, ma proprio eretta al posto centrale della conclusione delle sue ricerche, cioè alle due ultime pagine della memoria.