di Antonio Prete
Il ponte, la sua ombra. Sull’argine
il passaggio del vento che guizza
tremando nel fogliame.
In cerchio tre ragazze disegnano
tatuaggi sulle braccia.
Il rumore della città non abolisce
la voce del fiume.
.
Sotto il cielo che è rosa e cremisi
precipitano gabbiani, sfiorano l’acqua,
poi si posano sulla riva, perplessi.
Si affacciano sagome d’ombre
che il tempo ha traforato:
inerti, allineate, bersagli dell’oblio.