di Gianluca Virgilio
Edita da Congedo una raccolta di scritti di Gianni Donno, nella quale lo storico salentino fa i conti con l’eterna questione meridionale
Tenterò di esporre nella forma riassuntiva che si addice ad una recensione il pensiero politico del conservatorismo salentino quale si evince dal libro di Gianni Donno dal titolo Cresce un altro Sud, sottotitolo con note su Fatti e Personaggi dell’eterna questione meridionale, edito a Galatina da Congedo in questo anno 2010, pp. 125. Il libro raccoglie gli articoli che l’autore, professore ordinario di Storia contemporanea presso l’Università del Salento, ha pubblicato come editorialista del “Corriere del Mezzogiorno” negli ultimi quattro anni, ora qui presentati “in ordine cronologico decrescente” (p. 10), come dice Donno, ovvero inverso (non sempre per la verità rispettato), cosicché il lettore, risalendo il corso dei fatti raccontati e delle idee espresse, potrà farsi un’idea di un pensiero politico che si confronta con le grandi questioni del presente nell’arco temporale che va dal governo regionale attuale presieduto da Vendola alla fine di quello presieduto da Fitto qualche anno fa. E’ inutile dire che le simpatie di Donno, sia pure venate da riserve, sono tutte per Fitto (e per Poli Bortone), mentre alla giunta Vendola (e a Pellegrino) non si risparmiano critiche molto severe. Ma non è su questo che voglio richiamare l’attenzione del lettore, bensì, come dicevo, sul pensiero politico che si ricava dal libro. Questo pensiero si condensa, per così dire, nella prima parte dell’opera, intitolata Cresce un altro Sud, la parte che dà il titolo al tutto, scritta per l’occasione come introduzione generale alle questioni particolari, qui riunite per argomento: la questione meridionale, i trasporti, la sanità, la politica dei verdi sull’energia, lo stato dell’ università, la cultura del Sud e, in ultimo, alcuni personaggi del Sud.