E “che minchia”! “Sti cazzi!”. Se fossi un estremista omofobo, potrei continuare così, con una lunga oscena tiritera di allusive scurrilità. Meno male che ne ho viste tante nella vita e che sono solo un disimpegnato ormai difficile all’indignazione e ancor più duro alla (finta) invettiva morale. È chiaro però che alcune forze politiche, specie quelle di centro- destra e destra, meno sensibili alle minoranze protette, si avventino sulla preda chiedendo a gran voce le dimissioni dello staff dirigenziale dell’Unar e addirittura la sua chiusura. È chiaro che il popolo minuto si scandalizzi di fronte a queste malversazioni e riempia di insulti e minacce l’ente. Ma, amici dell’Unar, ce le chiamiamo proprio! Di fronte a questi episodi non si fa altro che alimentare il disprezzo razzista e il qualunquismo sciovinista nei confronti dei gay. Perché non si fanno i controlli dovuti, prima di accreditare circoli in cui si tengono orge e festini? Un po’ di coerenza, per Bacco! Un po’ di ordine, per Diana!
Febbraio 2017