La natura non è in vendita

Il pianeta Terra non può sostenere un numero infinito di umani che consumano sempre di più. Ogni azione verso la sostenibilità perderà efficacia se persegue la vecchia e suicida logica della crescita economica infinita. Il motivo è semplice: la crescita del capitale economico secondo gli standard correnti erode il capitale naturale, e questo comporta costi economici che non possiamo pagare. Non ci sono abbastanza soldi: questa è cattiva economia. Nascondere questi fatti è come nascondere i rapporti sulla pericolosità dei viadotti: poi crollano. Non facciamo che fare rapporti sulla pericolosità del modo di condurre i nostri affari, e siamo considerati dei guastafeste, proprio come quelli che avvertivano della pericolosità dei viadotti. Il rischio, ora, è che a riparare i danni siano chiamati quelli che li hanno prodotti, perché ci sono loro, ora, a tenere le leve del comando. Intanto il Ministro Fioramonti propone di inserire la sostenibilità e l’ambiente nei percorsi scolastici. Una proposta sacrosanta. Abbiamo bisogno di nuove culture. Ma chi scriverà i programmi?

[“Il Secolo XIX” di venerdì 29 novembre 2019]

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