di Paolo Vincenti
“Presidente siamo con te. Menomale che Silvio c’è”
(Inno Popolo delle Libertà)
“Sentieri, viottoli, vicoli, tratturi, strade, autostrade di peccato… ruscelli, rivoli, fiumi, mari, oceani di peccato… come faremo a liberarci dalle tentazioni… Oh Signore, Miserere nobis! Ma quante distrazioni!
Dai sobborghi ad Hardcore city, la notte è una passeggiata, un’occasione propizia… dai quartieri bassi al grande palazzo, la notte è una caramella, la carta fortunata pescata dal mazzo… ma che fortuna che questa fortuna ora sia capitata proprio a te, ma che occasione che non si può perdere…. la notte è una sigaretta fumata di fretta e poi ti si aprono le porte della magnificenza… dalla dura scuola della strada alla corte del Re Mida, la vita ti cambia i connotati in un battibaleno, e tutto quel che tocchi si trasforma in oro… questo è il tuo momento bambina, se coglierai quello che ti offre questa notte vagabonda e mondana, non ti pentirai, e da piccola bimba diverrai una vera signora…
Dalla schiavitù d’amore alla libertà dei sensi, la notte si incendia in questo fuoco che avvolge con le sue spire il molto e il poco…. dal marciapiede a Sodoma city, la notte è una sudata, un’entrata proprio all’angolo dell’uscita… dal nero dello sprofondo di una notte triviale a Gomorra città, la notte è un peccato carnale, una lotta bestiale di istinti primordiali, mentre brilla la tua pelle nell’oscurità, il coppiere ti versa champagne e affoghi nel fiume nero della tua anima in pena la tua vera identità… mentre ti si aprono, con un invito a corte, le porte dell’immensità dorata, di questa sceneggiata ben pagata, di questa messa in onda, di questa festa assurda e stordente…