Itali-e-ni 24. Birra e Brexit

Gli inglesi festeggiano in piazza il risultato del referendum, ingozzandosi di birra. Torme di giornalisti sguinzagliati per le strade intervistano a manetta il fruttivendolo e il macellaio, il professore e l’analista di borsa, la casalinga e il politico, insomma una buona rappresentanza del popolo inglese, tutti molto “british”. Ognuno dice la propria, ma prevale il sentimento di gioia, quasi di liberazione. Beh, ci sarebbe da berci su una birra. Si prevedeva una catastrofe per le borse europee. Invece, contrariamente alle attese, nonostante un piccolo scossone il giorno dopo il referendum, nei giorni successivi i mercati ritornano a stabilizzarsi. Ma è davvero una liberazione quella della Gran Bretagna dal giogo della cosiddetta Troika? Dalle vessazioni della Comunità Europea? C’è chi dice sì, c’è chi dice no, c’è chi dice non so. La paura e la rabbia di fronte alle ondate di immigrati che si sono registrate negli ultimi anni si vede che hanno annebbiato la vista dei britannici. In effetti, l’inglese medio pensa che gli extracomunitari, soprattutto romeni e polacchi, rubino il lavoro agli isolani e accettando paghe più basse facciano concorrenza sleale agli inglesi stessi. È per questo che gli oltranzisti della Brexit vorrebbero che gli accordi anti immigrati potessero essere validi già prima dei due anni necessari per l’uscita e che si potesse fin da subito chiudere le frontiere agli stranieri. Anche in Italia, i partiti anti europei non si lasciano sfuggire la ghiotta occasione di fare propaganda portando così illustre esempio a difesa della propria posizione.

L’Inghilterra comunque, nel 1400, dalla birra di malto si convertì alla birra di luppolo perché il maggiore tasso alcolico procurava alla bevanda una maggiore attrattiva, conferendole un gusto più forte, deciso. E nelle immagini dei tg, i baldanzosi britannici continuano a rimpinzarsi di birra scalmanando come satiri e folli menadi fra le strade di Londra, Manchester, Liverpool, Nottingham. Domani, quando avranno smaltito la sbornia, si accorgeranno che non basta una bevuta per dimenticare i guai.

GIUGNO 2016

Questa voce è stata pubblicata in Itali-e-ni di Paolo Vincenti e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.

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