Ragionando intorno ai limiti del linguaggio e ai principi fisici

di Paolo Maria Mariano

È possibile fino al prossimo 5 febbraio proporre eventi all’interno del Festival della Scienza che si terrà a Genova dal 25 ottobre al 4 novembre prossimi. Il tema è l’immaginazione e la guida è per gli organizzatori il ricordo di alcune parole di Einstein: “l’immaginazione è più importante della conoscenza. La conoscenza è limitata, mentre l’immaginazione abbraccia il mondo, stimolando il progresso e facendo nascere l’evoluzione.”

L’intento divulgativo potrebbe, tra le altre cose, generare anche un’occasione per discutere non tanto della descrizione priva di aspetti tecnici – com’è ovvio che sia – di questioni relative a campi specifici della scienza, quanto delle ragioni dell’essenza generale del fare scientifico, in particolare della costruzione di teorie: rappresentazioni di ciò che consideriamo reale, espresse in quel linguaggio che è la matematica. Il suggerimento nasce anche dalla consapevolezza che la costruzione di modelli fisico-matematici del mondo ha radice nell’immaginazione del ricercatore. La visione che porta ad un modello manifesta strutture strettamente analoghe a quelle della creazione artistica. Il rigore logico segue – un teorema prima si sente e poi di esso si cerca la dimostrazione: è questo il fare del matematico creativo che non abbia un’esperienza solamente professionale della sua disciplina. L’immaginazione non solo “abbraccia il mondo” ma produce conoscenza, crea visione del mondo stesso, e poi si riflette in modi differenti nel sociale.

Se costruisco un modello del reale, ciò che rappresento è il mio mondo – parole, queste ultime, che prendo in prestito dal punto (5.641) del Tractatus Logico-Philosophicus che Ludwig Wittgenstein scrisse durante la prima guerra mondiale, portando gli appunti nello zaino – nel senso d’essere la mia rappresentazione del mondo, una scelta descrittiva propria di chi esprima una catalogazione interpretativa dei fenomeni.

Questa voce è stata pubblicata in Elzeviri di Paolo Maria Mariano e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *