Di mestiere faccio il linguista 14. Dove nascono le nuove idee: le biblioteche

di Rosario Coluccia

Biblioteca Nicola Bernardini, Convitto Palmieri, Sala-Lettura (Lecce).

Di mestiere faccio il linguista. Di conseguenza, mi interessa ogni iniziativa dedicata alla lingua italiana. Oggi ne presento una, piuttosto importante. Dal 2007, ogni anno,  l’Accademia della Crusca organizza una manifestazione che si intitola «La Piazza delle lingue». Il titolo è trasparente: allude alla volontà  di allargare a un pubblico vasto («La Piazza», appunto) i temi apparentemente ostici o lontani della riflessione linguistica, comunicare e acquisire esperienze. «La Piazza delle lingue» rappresenta un luogo simbolico di apertura, di incontro tra soggetti diversi, tutti variamente interessati. La Crusca esce all’esterno perché la lingua non è di pochi specialisti, appartiene a tutti. Occupandoci in modo serio ma non pedante della nostra lingua, di come parliamo e come scriviamo, ci interessiamo a noi, alla nostra storia e al nostro presente, progettiamo il futuro.

La prima edizione, quella del 2007, si intitolava «Le lingue d’Europa patrimonio comune dei cittadini europei». Alludeva al grande ideale di un’Europa multilingue, abitata da cittadini animati dalla voglia di comunicare e di capirsi reciprocamente. Un’idea quasi profetica, se consideriamo le sciagurate vicende dei nostri giorni, nei quali molti innalzano barriere e muri, con l’illusione  di salvarsi rinchiudendosi nel proprio egoismo nazionale. Di fronte alle terribili difficoltà che oggi il mondo vive, sicuramente noi italiani ci comportiamo bene, diciamolo per una volta senza iattanza. Ci misuriamo con la migrazione biblica che viene dal Mediterraneo richiamando gli altri stati alla collaborazione, senza rinunziare al sogno meraviglioso di un’Europa unita, libera e plurilingue. Lo facciamo, forse con qualche insufficienza ma anche con i nostri meriti: mi auguro che molti abbiano visto Fuocammare (l’hanno dato in televisione pochi giorni fa), il film di Gianfranco Rosi candidato all’Oscar, che ha per oggetto l’isola di Lampedusa e gli sbarchi dei migranti.

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