Non è stato trascurato proprio nulla come nella mostra così nel catalogo. All’aspetto estetico-editoriale, di fine eleganza, la pubblicazione aggiunge gli scritti di Giuliana Coppola, Luigi De Luca, Gloria Fuortes, Antonio Lucio Giannone, Simone Giorgino, Lorenzo Madaro, Mauro Marino, Brizia Minerva, Fabio Moliterni, Silvia Piccinonno. Scritti informativi, che rispondono all’esigenza immediata di sapere, ma anche veri e propri saggi di approfondimento concepiti per un pubblico più interessato e riflessioni critiche di uomini di cultura sul personaggio Comi, sul poeta e i suoi sodali.
Sia l’Antologia che la mostra e il catalogo sono i primi lavori celebrativi ideati ed eseguiti fuori dal tempo per così dire “comiano”, che copre gran parte degli ultimi cinquant’anni. Di quel tempo, addirittura pionieristico nella sua prima parte, non è rimasto più nessuno. Gli ultimi a lasciarci sono stati Mario Marti e Donato Valli, due protagonisti di quella stagione. E dunque, anche per questo, l’evento con le sue rappresentazioni acquista un valore particolare e soprattutto una funzione, chiude un’epoca e ne apre un’altra; la nostra essendo nel mezzo. Noi, infatti, molti di quei protagonisti li abbiamo conosciuti e frequentati in una sorta di après-saison comiana nei primi anni Novanta nel corso dei Giovedì lucugnanesi proprio in Casa Comi, promossi dall’Università di Lecce e dal Centro Studi “Girolamo Comi” diretto da Donato Valli, col titolo “Problematiche letterarie del Novecento Italiano”. C’erano Mario Marti e Oreste Macrì, Donato Valli e Nicola G. De Donno, Gino Rizzo e Antonio L. Giannone, Gino Pisanò e Luigi Scorrano, Erminio G. Caputo, Donato Moro, Ercole Ugo D’Andrea, Emilio Panarese, Claudio Micolano. La seconda generazione comiana che ora s’incontra con la terza.
L’Antologia apre con un saggio di Antonio Lucio Giannone, Itinerario di Girolamo Comi, cui segue prima dei testi la Notizia biografica di Lorenzo Antonazzo, quindi l’elencazione delle Opere di Girolamo Comi e una Nota al testo di S[imone] G[iorgino]. I testi antologizzati appartengono alle tre raccolte Spirito d’armonia, Canto per Eva e Fra lacrime e preghiere, proposti “rispettando il testo delle tre edizioni originali licenziate dal poeta, eccettuati alcuni lievi interventi editoriali generalmente volti a normalizzarle tipograficamente”. In chiusura i saggi di Fabio Molterni Girolamo Comi: la poesia come inno e di Simone Giorgino Un aristocratico isolamento: la fortuna critica di Comi. Gli apparati critici completano il libro.
Il catalogo ripropone i saggi di Antonio Lucio Giannone e Fabio Moliterni, modificati nei titoli: leggermente quello di Giannone Itinerario letterario di Girolamo Comi, diverso quello di Moliterni Girolamo Comi e la poesia del Novecento. Altri ne aggiunge: di Mauro Marino Vita, vicende e opere, di Simone Giorgino «Sotto la coltre di un polveroso oblio»: l’Archivio Comi, di Gloria Fuortes Girolamo Comi e la sua biblioteca, di Luigi De Luca Una generosa utopia, di Mauro Marino L’animo di Momo, ieri e oggi la necessità dello stato poetico, di Lorenzo Madaro e Brizia Minerva Girolamo Comi e Ferruccio Ferrazzi, storia di un sodalizio, di Lorenzo Madaro Vincenzo Ciardo il dialogo con Comi e l’impegno per l’Albero, di Brizia Minerva Gli artisti dell’Albero vita, contesti e visioni. Seguono Repertori di scritture di Donato Valli, di Vincenzo Ciardo, di Maria Corti, di Rina Durante; trenta schede biografiche dei personaggi della Costellazione comiana. Chiudono il Catalogo le testimonianze per così dire d’ambiente: di Mauro Marino L’Oleificio Salentino, il poeta e i contadini; di Silvia Piccinonno Palazzo Comi è Girolamo Comi; di Giuliana Coppola Tina sorrideva e viveva di silenzi. Lei custode e tramite tra la gente e il suo barone. I luoghi della mostra e le opere di Comi completano il volume, riccamente e finemente illustrato.
[“Presenza taurisanese” a. XXXVII n. 6 – giugno 2019, p. 6]