di Walter Nardon
«Devo accompagnare mia moglie a un convegno»: una frase che a sedici anni mi sarebbe sembrata una citazione da un telefilm americano e, poco più tardi, da qualche romanzo inglese sul mondo accademico, molto tempo dopo si è invece rivelata incredibilmente concreta. E a Firenze, poi.
Così mi sono messo a pensare a un’alternativa per la mia giornata, cercando per quanto possibile di seguire i consigli di un amico che a Firenze ha studiato e ora ci vive. Se uno ha un paio di giorni ed è già stato altre volte a Firenze – dice lui –, per prima cosa deve evitare i musei, soprattutto gli Uffizi. D’accordo, fra l’altro io di tempo ne ho anche meno. Siamo arrivati, infatti, in serata, vicino al Bargello, in un piccolo e consigliabile B&B in via dei Pandolfini. Abbiamo fatto solo un piccolo giro notturno.
Eccoci, dunque. La mattina mi alzo presto per accompagnare mia moglie alla sede della Camera di Commercio sul Lungarno Generale Diaz, che è sempre un bel vedere. Poi – mi dico – giornata alternativa. Il cielo è terso, c’è solo un vento tardo invernale che costringe tutti a sciarpa e berretto. Usciamo e, visto che siamo lì a due passi, arriviamo in breve in Piazza della Signoria ancora mezzo vuota, illuminata da una luce azzurra che avvolge le grandi statue. Naturalmente, passo davanti a Palazzo Vecchio e scendo tagliando per gli Uffizi. Sono le otto e quaranta, il museo è aperto da dieci minuti (ma la coda, a occhio è già attorno all’ora di attesa). Qui, contravvenendo alle indicazioni dell’amico, mi faccio prendere da un’intuizione nata nel breve tragitto per arrivare in piazza. Prego mia moglie di aspettare, mi avvicino a uno degli addetti dell’accesso dei prenotati e gli chiedo un’informazione, ossia che cosa dovrei fare dato che, avendo in tasca tessera da pubblicista, dovrei aver diritto all’ingresso gratuito. L’uomo è sulla quarantina, barba da fare, molto concreto. Mi dice che, facendo la coda dei visitatori non prenotati, potrei entrare gratis ma che, pagando solo la prenotazione – dato che all’accesso prenotati non c’è coda – potrei entrare subito.