Nel pane, nell’olio e nel vino

di Fabio Strinati

                                            A Shpend Sollaku Noé

1.

I gjithë një gllënkë fryme thëllimi i Beratit

qyteti i lashtë jeton brënda një zëri

që kumbon një jehonë pjellore

nga njëra degë në tjetrën, shfryn

në një kënd hijen e mekur, gulçon

një notë në Osumin dredhak

i gjithi një psherëtimë, një vorbullë ajri

ortekë pasqyrash, që marrin oksigjen

në një thjerëz.

*

Tutto un respiro il vento di Berat,

città antica che vive in una voce

che risuona un’eco fertile

tra un ramo e l’altro soffia

in un angolo l’ombra silente, sbuffa

una nota nell’Osum che serpeggia

tutto un sospiro un cerchio d’aria

moltitudine di specchi, ossigenati

nel riflesso.                                  

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