di Antonio Prete
a Valerie Mejer
La pietra è cielo, il cielo pietra.
Fluttuano nella quiete meridiana
i simulacri degli dei.
Sopra un letto di cenere, in disparte,
sonnecchia il dio della cancellazione.
Il serpente piumato ha occhi di ossidiana
e memoria di pianti.
Corpi d’ombra s’affacciano dalle rovine,
si dissipano al vento.
L’azzurro scivola
lungo il dorso delle Piramidi.
[in Menhir, Donzelli 2007]