di Antonio Prete
Un cavallo nella neve. Solo.
E un albero, le braccia aperte:
il cielo è la sua veste. Il suo respiro.
La luce e l’ombra si arrampicano lungo il tronco.
L’ora è dispiegata nella neve
come un lenzuolo al vento.
L’ora senza fondamento,
che ha spento il prima e il dopo.
L’ora che ha cancellato ogni cominciamento.
Stanno soli nell’ora il cavallo e l’albero.
Stanno da sempre nella neve.
[in Menhir, Donzelli 2007]