QUARTA EDIZIONE DELLA BIENNALE DI ARTE CONTEMPORANEA “SYNCRONICART”, A CURA DI RAFFAELE GEMMA, CHE CON LA ROTAZIONE DI SEDE TENDE A DIVENIRE BIENNALE DEL SALENTO. 16 GLI ARTISTI PARTECIPANTI CON 8 NUOVE PRESENZE: Lucio De Salvatore, Andrea De Simeis, Stefano Garrisi, Antonio Giaccari, Giovanni Gravante, Antonio Luceri, Andrea Merico, Maria Luce Musca, Ginella Orlando, Eva Orszagh, Luca Palma, Antonio Pede, Lorenzo Polimeno, Ezio Sanapo, Antonio Sciacca, Teresa Vella Ritorna Syncronicart (vernissage domenica 16 dicembre 2018 alle ore 19,30), la rassegna biennale di arte contemporanea giunta alla quarta edizione. Quest’anno si terrà nella splendida cornice del Palazzo Baronale Pignatelli-Gallone di Nociglia (LE), dopo che le prime tre, come ricorderemo, furono ospitate con successo di critica e pubblico a Martano (LE) in luoghi istituzionali altrettanto prestigiosi (Castello Aragonese, Urban Center e Palazzo Ducale). L’evento, a cura di Raffaele Gemma, è organizzato dall’Amministrazione Comunale di Nociglia, in particolare dall’Assessorato alla Cultura rappresentato dal Consigliere con Delega Sergio Puce in collaborazione ovviamente con l’Associazione Culturale Progetto-Artec di Martano, che ha portato avanti l’iniziativa sin dal suo esordio. Spiega il curatore: “Grazie all’ impegno costante del Sindaco di Nociglia Massimo Martella, assieme al Consigliere con Delega alla Cultura Sergio Puce, il Palazzo Baronale di Nociglia, recentemente restaurato, è divenuto un importante contenitore culturale con un susseguirsi di eventi tutti di rilievo. Oltre all’arte contemporanea, con il successo delle mostre personali di Polimeno, Sanapo e Caliendo tenutesi in sequenza presso la location storica, altri eventi riproposti con regolarità a Nociglia, come ad esempio il Festival Nucijazz, stanno a dimostrare la vitalità culturale anche delle piccole cittadine. L’obbiettivo è quello di un interessamento maggiore di tutto il territorio salentino ed il cambiamento di sede di Syncronicart va in questa direzione. In Syncronicart la tematica del tempo e della sincronia è più che un pretesto, utile senza dubbio per la selezione delle opere da parte del sottoscritto, che in tal modo ha modo di fondarsi anche sullo storico della produzione individuale, tentando di farlo riemergere, magari assieme a quella più recente, dimostrando in tal modo che uno degli obbiettivi più ambiti per ogni artista è certamente, tra le altre cose, l’atemporalità e l’attualità del messaggio. In questa edizione abbiamo 16 artisti tutti di assoluta qualità, con degli scultori come Giovanni Gravante, già presente alla 54.a Biennale di Venezia del 2011 Sezione Puglia, che propone il motivo sinusoidale dell’onda sia sulla stele in marmo bianco che sulla lamiera bifronte a colori primari; Luca Palma si muove con disinvoltura tra design e arte, tra scultura e pittura, risentendo in quest’ultimo caso dell’influenza dell’Urban Art e dello stile mitteleuropeo, mentre nel caso della scultura, spesso in metallo o ferro battuto, agisce in modo libero assecondando e assoggettando il materiale alle sue idee, talvolta prendendo in considerazione stilizzazioni e scomposizioni cubiste; Antonio Pede, che è anche un pittore informale, dove esalta il colore sperimentando anche la gestualità, presenta anche una scultura fatta di assemblaggi con l’object trouvé protagonista del suo omaggio a Basquiat; altri scultori sono Stefano Garrisi, con due ulivi in pietra leccese che testimoniano la sua abilità nel cesello ma anche le sue ricerche nella movimentazione della luce e dei contrasti con le ombre, come ci ha anche suggerito in altre occasioni; Antonio Giaccari predilige le forme plastiche piene e lisce, essenziali, d’interpretazione sempre un po’ ermetica ma frutto di una profonda riflessione interiore e di una sensibilità verso l’individuo e le energie che muovono la natura. In questa rassegna conferma l’interesse per l’assemblaggio modulare di materiali eterogenei e verso la forma slanciata e stiliforme; Teresa Vella tratta il vetro di Murano elevandolo all’ambito artistico, con una tecnica personalizzata e complessa, di certo non improvvisabile. La conservazione nel tempo del messaggio poetico, questa volta in un affascinante cubo, è più che un esercizio di “nuova scrittura”, sorprendente anche per l’alto livello estetico. Prettamente pittori sono Andrea Merico, che attua la sua ricerca sulla materia ed il colore, scavando le tonalità pastello con rivoli rossi che ne contraddistinguono l’operato; Ezio Sanapo, racconta con una sua tecnica riconoscibile i luoghi e la gente del Salento, la loro poetica, conferendo loro con note cromatiche ovattate un’atmosfera sognante; Eva Orszagh, nata in Polonia, ha esposto in Italia e all’estero, ed affronta varie tematiche che vanno lette all’interno di una pittura accattivante ed apparentemente ermetica, “forte” in alcune immagini per colpire la sensibilità su alcuni temi della contemporaneità, il consumismo e l’indifferenza, ma più leggera e simbolica in altri casi, con alcune venature neo-pop; l’artista campana Ginella Orlando, il salentino Lucio De Salvatore ed il siciliano Antonio Sciacca, già caro a Vittorio Sgarbi, si muovono nell’ambito impegnativo dell’iper-realismo, gli ultimi due con espansioni in campo metafisico, dove il soggetto diviene importante come la sua ambientazione, mentre la prima presenta lo stupore della bellezza naturale in una veste più pura; Andrea De Simeis, cartaio ed incisore, costantemente presente nelle varie biennali internazionali d’incisione di Acqui Terme, è artista versatile nell’uso delle varie tecniche, dei pigmenti e dei supporti, e si rivela cantore dell’assenza e dell’azione, raccontando con la pittura, quasi come in narrativa, i miti del passato, ed i protagonisti, come i cavalieri di battaglie epiche, dove il bitume si presta in maniera efficace. Antonio Luceri, artista d’esperienza presente anche lui alla 54.a Biennale di Venezia del 2011 Sezione Puglia, attua con tecnica personale il suo décollage basato su vissuto, ricordi, eventi degni d’impressione e risalto, conservandoli per il futuro in un racconto denso ed articolato da analizzare pezzo per pezzo. Per finire due seguaci del “Marginalismo”: Lorenzo Polimeno, peraltro fondatore del movimento artistico-letterario, vera corrente di pensiero, ribadisce la ricerca estetica con i suoi “Scudi” che lo porterà a breve a Bologna, in uno spazio di prestigio. Attua un apparente viraggio dalla figurazione del passato, ma si tratta di una stilizzazione e di una sfrondatura d’immagine, per dare più risalto alla ricerca sulla luce, il colore, la materia, ma non dei significati estetici alla base della sua ricerca pittorica; l’altra marginalista, Maria Luce Musca, racconta le periferie urbane in modo dinamico e stilizzato con una cromia vivace sfumata per suggerire i concetti di flusso e movimento, in un espressionismo moderno sempre aperto a nuove possibilità e variazioni”. SYNCRONICART-4 – BIENNALE DI ARTE CONTEMPORANEA – COLLETTIVA. NOCIGLIA, PALAZZO BARONALE GALLONE-PIGNATELLI, VIA ROMA La mostra sarà visitabile dal 16 dicembre 2018 al 16 gennaio 2019, tutti i giorni lunedì escluso dalle 19 alle 21. Organizzazione: Comune di Nociglia, Associazione Culturale Progetto-Artec info: progetto.artec@yahoo.it mob.338.3495574 Assessorato alla cultura Comune di Nociglia , mob. 345.3994298
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