Itali-e-ni 3. Cronache marziane ancora

di Paolo Vincenti

“Cara democrazia 
Cara gemma imperfetta 
Equazione sbagliata 
Non scritta e mai corretta 
Devotissimi della chiesa 
Fedelissimi del pallone 
Nullapensanti 
Della televisione 
Siamo i ragazzi del coro 
Le casalinghe sempre d’accordo 
E la classe operaia 
Nemmeno me la ricordo “

(“Cara democrazia” – Ivano Fossati)

Crazy world 1. Il pataccaro Renzi, ancora una volta, vuol rifilare un mezzo fallimento, un compromesso al ribasso, per un grande successo, il meno peggio, per il meglio. Un’altra riforma “porcata”, per dirla col grande pensatore padano Calderoli (quello che va in jeans in Parlamento). Mi riferisco naturalmente alla legge Cirinnà. Una legge che, come ho già spiegato, non mi fa impazzire di gioia. Ma non è questo il punto. La legge doveva essere approvata così come era stata formulata la prima volta, stepchild adoption compresa. A niente è servito il lavoro immane condotto dalla sua relatrice, a cui va un plauso per l’impegno e la serietà dimostrati. Monica Cirinnà si è dovuta scontrare con il miserabile teatrino della politica e ai giochi squallidi dei veti incrociati, delle imboscate, delle ripicche e degli individualismi, la sua legge si è dovuta piegare. Saranno i giudici, sulle adozioni speciali, che continueranno a pronunciarsi, riempiendo quel vuoto normativo che nel nostro imbavagliato Paese rimane, e sostituendosi alla negligente classe politica. Ma in questo contesto, a farci una pessima figura, non è stato tanto il Nuovo Centro Destra – Area Popolare, che ha tirato fuori gli artigli del leone, da pecora democristiana qual è, ed è stato premiato infatti, come Davide che abbatte Golia, come il topolino che sbarra la strada all’elefante, poiché un partitino con un miserrimo due virgola qualcosa è riuscito a condizionare il maggior partito italiano. A farci una pessima figura, dicevo, sono stati gli squallidi Cinque Stelle che, pur di non darla vinta al Pd ed al Governo, hanno affossato una legge nella quale credevano. Così facendo, i grillini hanno perduto gli ultimi spiccioli di credibilità che si erano guadagnati all’ombra del Grillo sparlante e del nerd Gianri Casaleggio. Cedant tenebrae lumini? Macché!  Il buio incombe ancora più nero! La nottata non passa mai.

Crazy world 2. Davvero esagerato il numero dei voltagabbana nel Parlamento italiano. 234 in questa legislatura. Un record mondiale! Come risulta da un’inchiesta di “Panorama”del 27 febbraio 2016, “i disonorevoli” che hanno cambiato casacca vanno da destra a sinistra, dimostrando che la mancanza di serietà è un vizio trasversale  che da un capo all’altro percorre tutto l’emiciclo. Questi negletti “sparlamentari” non hanno vergogna, non conoscono freni e a guidare le loro azioni è solo la brama di potere, è l’approfittamento, il magna magna.  Questi cani fiutano l’osso della convenienza e giù a rosicchiarlo; ma il più pulito c’ha la rogna. I recordmen dei “camaleonti” sono: Luigi Compagna, Riccardo Villari e Dorina Bianchi. Dal Gal all’NCD, dalla Margherita al Pd, da Forza Italia al CCD, dall’Udc a Forza Italia, da Cor al Pd e di nuovo a Cor, e via pattinando allegramente fra acronimi orribili come le loro facce da culo. Come dice un vecchio proverbio?  “Chi mi dà da mangiare lo chiamo papà”.

Crazy world 3.  Nelle campagne di Trepuzzi, Salento, alcuni ciclisti vengono raggiunti e speronati da un automobilista, Andrea Taurino, che va troppo di fretta per i tempi lunghi degli sportivi, ne nasce un diverbio. L’automobilista fa retromarcia e investe deliberatamente, uccidendolo, uno dei due ciclisti, Franco Amati, e ferisce gravemente l’altro. A Genova Nervi, in una notte di follia a base di coca e sesso, una madre e il suo compagno uccidono ferocemente il bimbo di lei, il piccolo Alessandro Mathas. In preda all’alcool e allo sballo, gli fracassano il cranio e addirittura gli mordono il piede e gli spengono le sigarette sul corpo. Mosca, Russia: una baby sitter di fede musulmana, originaria dell’Uzbekistan, Gulchekhra Bobokulova, uccide la bimba che ha in custodia e la decapita, dando fuoco all’appartamento; poi se ne va in giro per la città esponendo la testa della bambina come un macabro trofeo di guerra e gridando frasi sconnesse. Davvero, per dirla con l’Amleto di Shakespeare, “the world is out of joint!”, “il mondo è fuor di sesto”.

MARZO 2016

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