di Paolo Vincenti
Claudio e Mario Micolano Poesie e saggi, è una piccola, preziosa pubblicazione, omaggio a due studiosi, entrambi scomparsi, i quali hanno segnato il proprio passaggio nella città di Maglie, che riconoscente li ricorda in questo volumetto, per le Edizioni Erreci (Maglie, 2018). I Micolano, uniti da vincolo parentale oltreché da interessi comuni, hanno contribuito in grande misura alla crescita culturale di Maglie degli ultimi quarant’anni. Claudio Micolano, professore di latino e greco presso il prestigioso Liceo Capece di Maglie, fu, insieme a Emilio Panarese e Nicola De Donno, fra i fondatori della locale sezione della Società di Storia Patria, che editava la rivista “Contributi” ed edita ancora “Note di Storia e Cultura Salentina”, sulle cui pagine Micolano è stato lungamente presente con saggi brevi, articoli di carattere storico e di critica letteraria, recensioni, racconti e poesie. Fu fra i fondatori della rivista, insieme a Nicola De Donno, Emilio Panarese e Vittorio Zacchino. Fra i suoi numerosi scritti, sono da menzionare il poderoso saggio critico su Oreste Macrì e quelli sul poeta e musicista Francesco Negro e sul poeta Salvatore Toma il quale era stato suo allievo al Liceo Capece e spesso si rivolgeva al professore per chiedere consigli e pareri. Del Comitato di redazione di “Contributi” (rivista trimestrale che uscì dal 1982 al 1988), egli faceva parte, insieme a Nicola De Donno e Latino Puzzovio. Così anche del Comitato di redazione di “Note di Storia e Cultura Salentina”, (annuario nato nel 1967 e giunto nel 2017 al suo XXVII numero), insieme a Fernando Cezzi, Mario Andreano, Lucio Causo, Emilio Panarese, Giacomo Filippo Cerfeda, Ermanno Inguscio ed altri che si sono avvicendati negli anni. Fu anche fra gli animatori della rivista “Sallentum – quadrimestrale di cultura e civiltà salentina”, che venne pubblicata dal 1978 al 1989, dall’Ente Provinciale per il Turismo di Lecce.
Difficilmente, una città piccola come Maglie può annoverare nelle file di una stessa generazione personaggi della grandezza impressionante di De Donno, Panarese e Micolano, cui deve aggiungersi, per completare l’aurea schiera, Oreste Macrì, che li precedeva di qualche anno (il quale però visse e operò a Firenze). Micolano pubblicò contributi anche sui “Quaderni del Liceo Classico Capece” (una delle riviste scolastiche italiane più longeve) e sul quindicinale “Tempo d’oggi”, che uscì dal 1974 al 1980. Fu anche narratore e poeta e riunì volentieri in volume gli scritti pubblicati nelle miscellanee. Il libro col quale lo si commemora è stato patrocinato dalla Città di Maglie, dalla Biblioteca Comunale Piccinno e dalla Fondazione Capece. Nel volumetto, di agile consultazione, dopo le Prefazioni di Ernesto Toma e Deborah Fusetti, rispettivamente Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Maglie, di Medica Assunta Orlando, Direttore de L’Alca e della Biblioteca Comunale, e di Rossano Rizzo, Presidente della Fondazione Capece, si trova un bellissimo e approfondito ricordo di Claudio Micolano da parte di Salvatore Coppola. Quest’ultimo, storico molto noto e dalla vastissima produzione, è stato a lungo Presidente della Società di Storia Patria sezione di Maglie, prima di passare il testimone a Dario Massimiliano Vincenti. Con Coppola Presidente, Micolano era nel pieno dell’attività e fra i due si era creata un’amicizia personale cementata dagli anni di sodalizio culturale.
Nel 1991, Micolano pubblicò “Uomini e formiche”, un libro di racconti, con Prefazione di Gino Pisanò. Nel 1997, pubblicò la raccolta di poesie “Crepuscolo”, recensita anche da Nicola De Donno e Donato Valli. Nel 1999, fu la volta di “Prose (due un soldo)”, sempre con belle copertine del pittore Lionello Mandurino. Competenza e obbiettività di giudizio caratterizzavano i suoi pezzi, anche quando recensiva i libri dei colleghi. Nel 2002, pubblicò S’è chiuso il cielo, il suo ultimo libro di poesie. Scrive Salvatore Coppola: “Mitezza di carattere, umiltà, cortesia, rispetto degli altri e coscienza critica sono altrettanti tratti fondamentali della personalità di Claudio; quelle doti ne hanno accompagnato l’agire quotidiano, vuoi nell’attività di docente, vuoi in quella di promotore di cultura”
Dopo un florilegio di poesie e prose di Claudio, nella seconda parte del libro, si trova un ricordo di Mario Micolano, affidato a Giuliana Coppola. Anche Mario, sebbene più appartato, è stato un intellettuale molto raffinato, colto e misurato. Scrive Emilio Panarese su “Note di storia e Cultura Salentina” ( XVIII, 2006), in occasione della sua morte: “Era dotato di acuta e pronta intelligenza, che gli permetteva di focalizzare e memorizzare subito, in straordinaria sintesi, i punti essenziali di un testo o di un documento. La sua profonda e ricca sensibilità e la costante attenzione ai segnali provenienti dal dibattito educativo e scolastico, dalla cultura pedagogica e da quella letteraria in genere, gli permettevano di tesaurizzare una ricca esperienza di insegnamento al Liceo Capece di Maglie dove tenne, per molti anni, la cattedra di italiano e latino”. Rare, come ricorda lo stesso Panarese, le sue pubblicazioni, fra cui una sull’opera di Nicola De Donno, pubblicata su “Sallentum” nel 1984, la Prefazione al libro di Nella Piccinno Erano i miei segreti (1991), e una lezione sull’Infinito di Leopardi in “Note di storia e cultura salentina” (XVII, 2005); infine, il libro postumo di poesie Canto della vita” (2011). Pubblicava i suoi versi su riviste, fra cui “Presenza Taurisanese”. Il volume termina con poesie e prose di Mario. Poi, si chiude il libro e si conserva la memoria.
[“Presenza taurisanese” anno XXXVI n. 9 – Settembre 2018, p. 11]