Parvenze

di Antonio Prete

 

Paiono venature di una foglia

oppure veli di nuvole in fuga

quelle che furono figure di un amore,

mentre gli inverni lavavano le strade

e il lento crepitio delle domeniche

incendiava i calendari.

Corpi leggeri, ora hanno il passo dolce

delle parvenze che dileguando

mandano un loro profumo :

in quell’ essenza fluttuante traluce,

insieme, il fiore della vita

e la sua immedicabile ferita.

Ma è davvero incenerita quella che fu

febbre di abbracci, ebbrezza di calda

prossimità?

Forse volteggia ancora,

invisibile stilla,

là dove nuovi amori aprono i petali,

forse è infinitesima favilla

di quell’ardore che muove in mezzo agli astri

questa sperduta terra.

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