di Antonio Prete
Il cane fiuta l’effluvio delle zolle
che annuncia la sera.
Sull’onda rosagrigia delle crete
filari d’alberi scuri risalgono
verso i poggi. Dall’orizzonte dilagando
si versa sulle ultime colline
il giallo del tramonto.
Cade tempo dal cielo,
muore silenzioso nel fogliame.
Stanno, animali e uomini, nel cuore
dell’ addio, nel suo battito che è in accordo
col soffio delle piante,
mentre la terra cerca il sonno,
e la prima stella trapunge sovrana
il mantello della lontananza.
(da Se la pietra fiorisce, Donzelli, 2012)