di Gianluca Virgilio
Tramonto
Da’, stella del cielo,
da’ un presagio all’amante;
rompi la lontananza che t’avviluppa
in una bella menzogna;
fa’ che il parlare non sia
come morire.
Canta il poeta
il più vano tra i segni,
canta i capricci delle luci strane.
I simboli della natura
non sono morti tutti
se prima che annotti dal cielo
un richiamo pare
si rinnovi ogni sera.
E’ il tramonto che sorride
e manda il vento
ai nidi assopiti degli alberi.
(1987)